Forse non tutti sanno che la lingua ufficiale dell’Egitto è l’arabo, ma che, grazie al dominio delle potenze europee come Francia e Inghilterra, oggi giorno le due lingue , rispettivamente francese e inglese, sono diffusissime sia nel mondo commerciale che in quello culturale. Soprattutto il francese occupa un ruolo di spicco nel panorama egiziano; pur non essendo una lingua ufficiale, il francese è riconosciuto come seconda lingua “di fatto”, utilizzata in molti frangenti, soprattutto di carattere politico, comunicativo e didattico.
La lingua araba è una lingua semitica del gruppo centrale; la sua scrittura, così come la conosciamo ora, si sviluppò dalla forma tardo-nabatea dell’aramaico. Questo ci fa affermare senza alcun dubbio che è la lingua dei Nabatei a essere il precursore della scrittura araba. Secondo il “Libro dei canti” tra i primissimi inventori della scrittura araba, ci furono addirittura due cristiani: Zaid Ibn Bammad e suo figlio. Tra i resti più antichi, sono state ritrovate delle iscrizioni cristiane in tre lingue, siriano, greco e arabo, risalenti al 512-513 d.C., che hanno permesso una facile decifrazione da parte dei linguisti.
Avendo dunque avuto parecchi contatti con lingue e culture molto diverse da sé, la lingua araba possiede molti termini presi in prestito: non si tratta solo di parole profane (qasr dal latino castrum, accampamento), ma addirittura termini sacri, adottati nel Corano. Un esempio concreto è la parola qalam, dal greco Kalamos, significante per l’appunto “calamo”, attraverso il quale Dio ha insegnato lo scibile all’uomo.
Nonostante si dica che la lingua ufficiale è l’arabo, in Egitto viene parlato un tipo particolare di dialetto, ossia l’arabo-egiziano. Tale varietà deriva dall’arabo parlato, giunto in Egitto ben 1500 anni fa, nel VII secolo, periodo della conquista musulmana. Il dialetto si è sviluppato dall’unione del sostrato egizio (modificato ovviamente dalle influenze già importanti di turco, italiano, francese e inglese) con quello arabo… Grazie all’influenza dei mass media e della politica di alfabetizzazione e di sviluppo del sistema didattico universitario, l’arabo-egiziano è considerata la varietà di arabo più parlata al mondo. Essa svolge il ruolo di lingua franca per tutti i paesi del Nordafrica e del Medio Oriente.Come tutte le varietà linguistiche, anche l’arabo egiziano si snoda secondo un continuum di dialetti ben definiti. Il dialetto più influente è quello de Il Cairo che, da qualche tempo, è stato battezzato a forma standardizzata dell’arabo-egiziano.