Sia le etnie che le religioni si dividono in due grandi categorie: quella musulmana e quella cristiana.
Per quanto riguarda la religione, l’Egitto è di maggioranza musulmana, con una percentuale tra l’80 e il 90%. Il restante 10-20% è di cristiani, di norma appartenenti alla chiesa copta. Nel paese esistono anche piccole minoranze di ebrei, di atei e agnostici.
Partendo dalla frangia musulmana, è bene ricordare che la maggior parte della popolazione è di prevalenza sunnita; secondo la Costituzione ogni nuova legislazione civile non può essere contraria alle leggi dell’Islam.
La popolazione cristiana invece, come accennavamo poco fa, è composta prevalentemente da copti, che seguono la Chiesa ortodossa copta, la più rilevante minoranza religiosa del paese. Una delle sedi apostoliche più antiche e storicamente più importanti della cristianità è il cosiddetto Patriarcato di Alessandria. Alcuni copti, ricoprono addirittura la carica di alto funzionario all’interno del governo egiziano.
Ricapitolando il rapporto tra stato e religione, ricordiamo che nel 1971 un emendamento alla Costituzione egiziana ha modificato l’art.2 che sancisce l’islam come religione di Stato e la Sharia il fondamento della legislazione. Ancora oggi la libertà religiosa è ostacolata non solo dalle pratiche discriminatorie delle istituzioni pubbliche, ma anche da azioni illegali. Il governo egiziano non riconosce ancora i matrimoni interreligiosi e non permette i matrimoni tra convertiti al Cristianesimo.
Tra le etnie, tratteremo in questo spazio di gruppi nomadi residenti in quasi tutto il Nordafrica, ossia i Beja, e dei cristiani copti, andando a ricordare in breve la loro storia.
I Beja (Begi) sono classificati come appartenenti alla razza Amitica. Sono ubicati nell’area intorno a Port Sudan e nelle zone del Mar Rosso, del Nili, di Al Qadarif e nell’Egitto Sud-orientale. Molti piccoli gruppi di Begi si collocano nel deserto occidentale egiziano; una delle loro basi più grandi si trova nell’Oasi di Kharga, inondata costantemente dal Lago Nasser. Nell’antichità i Begi erano conosciuti come Ta-Seti ed erano per lo più utilizzati come arcieri nell’esercito dell’Antico Egitto. Per i Romani erano i “Blemmi” o “Buga”.
Oggi giorni i Begi sono divisi in clan, ricordiamo i Bisharin, gli Hedareb, gli Amarar, i Beni-Amer, gli Hallenga e i Hamram. Alcuni clan sono spesso mescolati con i Beduini.
I Copti, come detto in precedenza, sono i cristiani egiziani nativi. Si tratta di un gruppo etnico-religioso che risale alla conquista romana, tra il IV e il VI secolo. La loro lingua è la diretta discendente dell’egiziano demotico (ossia indigeno) parlato nell’era romana, ormai vicino all’estinzione.