Alessandro Magno, con la sua incredibile sete di conquista, portò l’Egitto nell’orbita del mondo greco. Da qui in poi si susseguirono una serie di battaglie che portarono prima all’incorporamento del Regno nello stato romano e poi in quello bizantino.
Nel 332 a.C. il re della Macedonia, Alessandro Magno, si avviò alla conquista dell’Egitto. Venne già da subito considerato come un liberatore dell’oppressione persiana e, poco alla volta, riuscì a riordinare l’amministrazione, abbandonando del tutto il vecchio modello politico. Alessandro il Grande riuscì inoltre a mantenere il rispetto per la religione e le divinità del luogo: visitò Menfi e il santuario oracolare del dio Amon nei pressi dell’oasi di Siwa. Proprio grazie a lui, nel 331, si fondò la nuova capitale, Alessandria d’Egitto, una delle città più belle e famose di tutto il Regno dei faraoni.
Dopo la morte di Alessandro Magno, l’impero fu però diviso tra i suoi generali. Il più stretto collaboratore di Alessandro, Tolomeo, fu nominato satrapo d’Egitto e si autoproclamò sovrano fino al 305 a.C. Da qui partì quella che gli storici usano definire Dinastia Tolemaica che regnerà sull’Egitto per ben 300 anni.
Il declino dei tolomei avvenne nel momento in cui, un’altra grande potenza, si avvicinava alle coste dell’Africa: l’Impero Romano. Intorno al I secolo a.C., il Regno d’Egitto fu uno dei più acerrimi nemici di Roma; la sua regina, Cleopatra, fu uno dei personaggi più pericolosi e spietati. L’alleanza di Cleopatra con Marco Antonio portò l’idea che l’Egitto potesse diventare una nuova potenza Mediterranea… Tuttavia l’esercito d’Egitto, seppur numeroso, venne sconfitto nella battaglia di Azio, nel 31 a.C., da Ottaviano, imperatore di Roma. Cleopatra, fuggita in patria con 60 navi, si uccise, secondo la leggenda, facendosi mordere da un aspide.
L’Egitto allora divenne provincia romana e la dinastia tolemaica scomparve del tutto.
Perché i romani avevano così tanto interesse per il Regno d’Egitto? Sembra che l’impero più forte di tutti i tempi fosse attirato dall’approvvigionamento di grano per l’annona della città di Roma. L’amministrazione romana si stabilì ad Alessandria, vennero introdotti nuovi funzionari, furono cambiate le norme di tassazione… Tutto ciò che ricordava la politica tolemaica, venne cancellato. Rimase sotto influsso greco ogni cosa avesse a che fare con la lingua, la cultura e l’educazione.
Senza dubbio uno degli eventi più interessanti e rivoluzionari nella storia dell’Egitto romano, fu l’introduzione del Cristianesimo intorno al II secolo. Le autorità romane tentarono, in un primo momento, di osteggiarlo severamente, poi dovettero però abbandonare l’idea, visti i numerosi ebrei presenti ad Alessandria e la difficoltà di controllare sommosse di carattere religioso.
Da questo momento in poi la diffusione del Cristianesimo fu capillare.