Hosni Mubarak, col suo nome completo Muḥammad Ḥosnī Sayyid Ibrāhīm Mubārak è stato un politico egiziano, più precisamente quarto Presidente della Repubblica Egiziana, in carica per più di trent’anni dal 1981 al febbraio 2011.
Dopo una brillante carriera militare, precisamente nell’Aeronautica egiziana, fu nominato Vice-Presidente della Repubblica d’Egitto. Succedendo a Sādāt, dopo il suo assassinio, assunse la Presidenza.
Dopo la politica sconsiderata del Presidente Sādāt, e dopo la sospensione, dalla Lega Araba, toccò a Mubarak recuperare le sorti del suo paese. Riuscì infatti nel 1989 a far ricollocare la sede della lega a Il Cairo. Nonostante questo però, Mubarak cominciò a perdere consensi intorno alla metà degli anni novanta. Una delle cause fu sicuramente la pesantissima crisi economica e una politica completamente sconsiderata sui Diritti Umani. Per fare un bilancio, L’Egitto occupa il 119° posto su 177 nazioni in quanto a riguardo della vita umana e del suo diritto alla libertà individuale.
Uno dei più importanti colpi inflitti a Mubarak fu la voce secondo cui suoi figlio era stato favorito dal governo nei processi di privatizzazione avviati da Mubarak stesso. Negli anni novanta l’Egitto risultava essere uno dei paesi più corrotti al mondo e occupava una posizione di 70° su 159 nazioni analizzate.
Dopo le disastrose vicende degli anni novanta, Mubarak decise accogliere le dimissioni di tutto il suo Gabinetto e di nominare altri ministri. Questi riuscirono, con abili mosse economiche, a far diventare il mercato egiziano uno dei più fiorenti nell’anno fiscale 2004/2005.
Nonostante il buon andamento dei mercati, la disoccupazione arrivò a livelli mai visti e il tasso di malcontento nella popolazione era ormai senza controllo.
Le prime vere sommosse popolari arrivarono nei primi giorni del 2011: il tutto sfociò brevemente in una feroce guerra civile. Il presidente, l’11 febbraio 2011, fu costretto alle dimissioni.