La piramide di Micerino è la minore delle tre grandi piramidi costruite sull’altopiano di Giza. Si tratta dell’antico cenotafio del sovrano denominato “Menkaura”. Precisamente misurava in altezza quasi 66 metri; oggi invece riesce a raggiungere i 62 metri con una base quadrata, con lato di 103 metri circa.
La piramide si trova a circa 450 metri a sud-ovest da quella di Chefren: si nota sin da subito la differenza di tecniche e di materiali, cosa che indica una certa fretta nella costruzione. I blocchi sono molto più grandi di quella di Chefren ma purtroppo le superfici sono decisamente imperfette, non armoniche come nelle altre due piramidi.
Gli archeologi hanno appurato che il rivestimento fosse di bianco calcare di Tura, anche se pare che il progetto iniziale prevedesse il bellissimo granito rosso di Assuan. Il rivestimento conservato si trova sul lato nord della piramide, ma la sua scarsa levigatezza ci dà l’impressione di un lavoro non ancora terminato. Sempre in quel lato vi è una brutta breccia causata dal figlio di Saladino che nel 1196 l’aprì per cercare il corredo funerario di Micerino.
L’interno della piramide, diversamente dal suo esterno, è molto complesso. L’ingresso si stanzia a nord a quattro metri d’altezza e ha una discesa rivestita di granito rosa di 32 metri con inclinazione di 26 gradi. Il cunicolo conduce al vestibolo decorato con bassorilievi.
Un ulteriore corridoio, lungo circa 13 metri, giunge nella camera funeraria posta 6 metri sotto il livello del suolo. La sala doveva contenere il sarcofago, andato purtroppo disperso. L’interno della piramide è particolarmente ricco, grazie alla massiccia presenza di granito proveniente dalle cave dell’Alto Egitto. Questo tipo di pietra è molto duro ed è quindi estremamente difficoltoso da lavorare.