A Tanis si trova un altro stupendo sito archeologico ospitante una serie di tombe di faraoni dalla XX dinastia alla XXII. Il luogo funerario si trova nella parte nord-est del delta del Nilo, su un ramo detto per l’appunto Tanitico: appartiene di fatto al governatorato di Sharqiyaa.
I faraoni che succedettero quelli dalla XX dinastia, spostarono il loro luogo di sepoltura dalla straordinaria Valle dei Re di Tebe a Tanis, visto già dalla XXI dinastia era divenuta capitale del regno. Tanis rimase la capitale anche per tutta la dinastia XXII anche se in questo periodo la competizione con le altre città era enorme; riuscì a rimanere una delle città più importanti dell’Egitto come importante polo commerciale e strategico. Era uno dei principali porti egizi fino alla distruzione, quasi totale, compiuta dal lago Manzala, nel VI secolo. Da quel momento il centro abitato venne del tutto abbandonato.
Il ritrovamento della necropoli fu ad opera di Flinders Petrie alla fine del XIX secolo. Anche Pierre Montet dal 1929 al 1940 (e dal 1946 al 1951) partecipò ai lavori di scavo.
La necropoli è circondata da una grande cinta muraria e da stupende porte monumentali. La muraglia e la parte centrale del tempio sono da attribuire a Psusennes I, mentre la porta monumentale orientale e alcuni altri edifici, a quanto pare dedicati ad Amon, risalgono alla XXII dinastia. Psusennes riuscì a edificare tre templi dedicati a Khonsu, Mut e Amon.
Il primo tempio quello di Khonsu si trova a nord, ne rimane ben poco a seguito dei lavori di Sheshong V. Venne infatti demolito per ricavarne materiale da costruzione per un luogo sacro posto nei pressi. Anche del tempio di Mut resta molto poco, fu costruito a sud e rimaneggiato più e più volte.
Tra le varie sepolture regali che possiamo trovare nella necropoli di Tanis, la più importante, trovata da Montet, fu quella di Psusennes I e della sua consorte Mutnegemet. Il sito accoglieva non solo la mummia e gli oggetti funerari di accompagnamento, ma ospitava anche le tombe dei familiari del Faraone: del principe ereditario Ankhefenmut e del dignitario Undebauded.
Più o meno nello stesso periodo Montet scoprì anche le sepolture di Osorkon II e del figlio Hornakht, di Sheshong III e del predecessore Sheshong I.