Luxor è una città dell’Egitto che si trova a Sud de Il Cairo e a nord di Assuan, nell’Alto Egitto, sulla riva destra del fiume Nilo.Essa è situata dove un tempo sorgeva l’antichissima città di Tebe, nel Medio Regno anche divenuta capitale. Dal punto di vista archeologico è un cento molto importante non solo per i monumenti adiacenti all’urbe, come il Tempio omonimo, ma anche per il tempio funerario di Hatshepsut, addentrato più verso il deserto occidentale.
Partiamo dal Tempio di Luxor, uno dei più grandi complessi templari di tutto l’Egitto, situato sulla riva est del fiume. È noto, in lingua egizia, con il nome di “harem meridionale”. Tutto il complesso era dedicato ad Amon e durante il Nuovo Regno fu considerato il centro della festa annuale di Opet.
La sua costruzione ebbe inizio durante il regno di Amenhotep III, nel XIV secolo a.C. ma già Haremhab e Tutankhamon aggiunsero altre colonne e statue. L’espansione maggiore si ebbe circa 100 anni dopo ad opera di Ramses II. Si cercò sempre di mantenere il tempio in buone condizioni e opere di restauro avvennero in epoca antica già da Alessandro Magno ma anche da Tibero…. Solo con la dominazione araba il tempio rimase abbandonato a sé stesso.
Il tempio funerario di Hatshepsut invece si trova sotto le scogliere di Deir el-Bahari, sulla riva occidentale del Nilo a poca distanza dalla Valle dei Re. Il tempio funerario è dedicato al dio Amon-ra: è considerato oggi il più bel monumento dell’Antico Egitto.
A supervisionare la costruzione e a progettare il tempio se ne occupò l’architetto reale Senemut, prendendo a modello il più antico tempio di Mentuhotep.
Il tempio di Hatshepsut è costituito da una lunga terrazza colonnata: vi sono poi tre livelli di terrazze che si dispongono in un’altezza totale di 35 metri. Ogni livello forma una doppia fila di colonne quadrate. Tutte le terrazze sono collegate tra loro tramite delle lunghe rampe che un tempo dovevano essere circondate da giardini esotici.
All’interno del tempio è possibile ammirare delle sculture a bassorilievo che raccontano la storia della nascita divina di un faraone donna (mai visto in altri luoghi). Altri testi e immagini raccontano altre mirabili imprese, come una spedizione nel paese di Punt, zona sulla costa del Mar Rosso.
Architettonicamente parlando, il tempio di Hatshepsut è considerato punto di incontro tra quella che doveva essere l’architettura egizia e l’architettura classica (greca e romana). È un vero e proprio punto di svolta per l’architettura egizia, che lascia la geometria megalitica dell’Antico regno per passare a degli edifici che permettano un culto più attivo. Il Tempio di Hatshepsut sarà un punto di partenza per tutti i templi del Nuovo Regno.